Litografia vintage "Poissons Chinois" di Henri Matisse, anni 1958

L'opera di Henri Matisse Poissons chinois è una litografia originale a colori realizzata nel 1958 di 26,5x35,5 cm. Tra i principali esponenti del Fauvismo, Henri Matisse combina i colori primari in una profonda ricerca sul colore e sulle emozioni che può trasmettere. Con opere come Armonia in rosso o Musica, l'artista esprime sentimenti nostalgici ed evocativi. Semplificando le forme, Matisse fa del colore il vero protagonista della sua arte. L'opera proviene dal libro illustrato "VERVE. VOL. IX, Nos 35 ET 36" (1958), pubblicato in 6.500 copie. Henri Matisse (31 dicembre 1869 - 3 novembre 1954) è stato un pittore molto influente del XX secolo. È considerato il principale esponente del movimento artistico del Fauvismo. Henri-Émile-Benoît Matisse nacque il 31 dicembre 1869 a Le Cateau-Cambrésis, in Francia. Figlio primogenito di due commercianti di sementi, cresce a Bohain-en-Vermandois, nella regione nord-orientale del Paese. Dopo aver iniziato a frequentare la facoltà di legge, il giovane Matisse scopre l'arte mentre si sta riprendendo da un attacco di appendicite. "Impugnare il pennello per la prima volta" fu per lui "come entrare in una specie di paradiso" (Matisse, "Notes d'un peintre"). Nella carriera artistica di Matisse si intrecciano periodi diversi, alimentati da stili e correnti talvolta opposte. Inizialmente, l'artista dipinge nature morte e paesaggi della tradizione fiamminga. Dopo essersi avvicinato all'Impressionismo e alle opere di Van Gogh, Matisse ha innovato il suo stile, che in seguito è stato influenzato anche dal Postimpressionismo, dalla pittura giapponese e dalla tecnica del Pointillisme. La stagione fauve di Matisse inizia con il suo trasferimento a Parigi. André Derain, collaboratore di Henri Matisse nei primi anni del Novecento, ebbe una grande influenza sulla tendenza del giovane pittore a enfatizzare il colore. A questo periodo si può far risalire la tendenza a privilegiare l'espressione rispetto al dettaglio nelle opere di Henri Matisse. "Fauvismo" (da Fauves - bestie, bestie selvagge) è il nome usato per descrivere i dipinti violenti e spesso dissonanti presentati al Salon d'Automne del 1905 da Matisse e Derain, insieme a Georges Braque, Raoul Dufy e Maurice de Vlaminck. Sebbene il 1906 segni un periodo di declino per i Fauves, Matisse dipinge in questi anni le sue opere più famose. Dipinto da Henri Matisse per il collezionista russo Sergei Šcukin, La danza è spesso citato tra i suoi più grandi capolavori. Il primo incontro dell'artista con Picasso avvenne nel 1904 nel salotto di Gertrude Stein. Matisse divenne suo grande amico e rivale. Le opere dei due maestri iniziarono a suscitare l'interesse della famiglia Stein, che collezionò centinaia di loro dipinti. Al tramonto della Prima guerra mondiale, Matisse si trasferisce a Cimiez (Nizza), un sobborgo di Nizza sulla Costa Azzurra. A Cimiez inizia un periodo di "ritorno all'ordine", che si riflette in dipinti dall'approccio più morbido e rilassato. Tra le opere distintive di questa fase, le odalische di Matisse mostrano uno stile orientale. A partire dal 1930, un nuovo vigore sembra influenzare l'arte di Matisse: La Danza II, oggi nella collezione del Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, ne rappresenta un esempio emblematico. L'artista dovette affrontare momenti difficili: dopo la separazione dalla moglie, a Matisse fu diagnosticato un cancro all'intestino, che lo costrinse a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. Realizzate con l'aiuto di assistenti, appartengono a questi anni le gouaches découpés. Henri Matisse le creò come grandi collage di carta dipinta a guazzo, ritagliata con le forbici e assemblata in meravigliose composizioni. Referenza : 240093